Riequilibrio e prevenzione

Il riequilibrio kinesiologico permette il ripristino e la riorganizzazione delle risorse energetiche e fisiologiche del corpo, per ritrovare uno stato di benessere, preferibilmente duraturo e stabile. La potenzialità del riequilibrio, sta nell’evidenziare stress che ancora non si sono manifestati a livello fisico come disagio.

Quando una persona va dal kinesiologo, molto spesso, forse sempre, ha già disagi conclamati e magari da lungo tempo, anche più di uno. A seconda del tipo di problematiche che il corpo deve affrontare e a seconda dell’età della persona, il riequilibrio potrebbe avere bisogno di più o meno tempo per riportare le cose alla normalità, nel limite del possibile.

Qualsiasi tipo di stress che colpisce il corpo, da quelli fisici a quelli emotivi o chimici, abbassano i nostri livelli di risorse. Fino a che il corpo ha sufficienti risorse per rispondere ed adattarsi a questi stress, non sorge nessun tipo di problema. Quando le risorse vengono meno, si manifesta il disagio.

La kinesiologia può evidenziare queste aree di stress ed alleviarli prima ancora che ci siano disagi conclamati. Il valore della prevenzione è enorme! Non bisogna aspettare di stare male per rivolgersi ad un kinesiologo, è molto meglio individuare i punti deboli prima che subentri il problema, non solo intervenendo direttamente sull’energia del corpo con diverse tecniche o metodi, ma anche evidenziando abitudini o azioni controproducenti che abbassano le nostre risorse e che ‘remano contro’ di noi.

Pensa alla macchina, la teniamo bene, le facciamo fare dei controlli, chiamati tagliandi, e ogni due anni la revisione, anche se non si è rotto niente e sembra che la macchina sia a posto. Verificare se le pastiglie dei freni siano al limite e sostituirle prima che si rompano è molto meglio che intervenire una volta che si sono rotte, mentre stiamo guidando causando potenzialmente altri problemi. La stessa logica la dovremmo applicare al nostro corpo. L’automobile, nel limite delle proprie risorse economiche, si può cambiare, il nostro corpo no, ce lo teniamo dall’inizio alla fine. Il corpo è come l’automobile della nostra coscienza-mente-anima, è importante mantenerlo in salute e in perfetta efficienza.

Eseguire dei ‘controlli’ annuali con uno o due riequilibri è un buon metodo per aiutare il corpo a mantenersi in salute.

Maghi, imbonitori e saltimbanchi

Questo articolo vuole essere un’analisi su quanti utilizzano il test muscolare in modi discutibili e che rendono la pratica del test muscolare uno spettacolino da imbonitori.

Scrivo questo perché la Kinesiologia è una pratica seria, che può veramente essere di aiuto in moltissimi casi e mi piange il cuore e mi sanguinano gli occhi a vedere certe ‘cose’.

Ho visto e assistito diverse volte all’uso del test muscolare per verificare la capacità di ‘aumentare l’energia’ di qualche pendaglio, apparato magnetico o altri accrocchi vari. Non entro nel merito dell’efficacia o meno di questi aggeggi, su cui non posso dire nulla, ma entro nel merito dell’uso del test muscolare che certi personaggi fanno.

Ho visto usare il test del deltoide medio (il braccio teso, abdotto di 90°) come test dimostrativo. Ci sono due problemi di fondo sui risultati di queste dimostrazioni:

  • A tutte le persone, dico proprio a tutte, alle quali viene testato il braccio senza l’accrocchio magico in questione, il muscolo risulta scarico. Altamente improbabile in Kinesiologia.

  • Se trovo uno squilibrio muscolare come sopra, un Kinesiologo ne cerca la causa e interviene di conseguenza, senza far diventare la persona dipendente da un apparato esterno.

Andiamo per ordine.

In merito al primo punto, è altamente improbabile che tutte le persone testate abbiano di base lo stesso muscolo scarico. In Kinesiologia questo potrebbe essere un segno di “sostituto non intenzionale”, cioè il muscolo scarico è di chi esegue il test, ma ovviamente viene evidenziato dal muscolo del testato. Chi viene testato, in questo caso, fa da “sostituto” a chi esegue il test.

Non credo che sia questo il caso, qui magari abbiamo semplicemente una situazione di influenza ‘inconsapevole’ sul test per dimostrare qualcosa o per convincere ad acquistare l’oggetto, o peggio.

Bene, andiamo al secondo punto. Se il muscolo del malcapitato è scarico, perché cercare di vendergli un ninnolo dal quale potenzialmente potrebbe diventare dipendente? Il significato di queste dimostrazioni è: “Vedi? se non usi il pendaglio che ti propongo, il tuo corpo funziona male. Con il mio pendaglio, invece, la tua energia schizza alle stelle e puoi anche affrontare Tyson sul ring e magari metterlo KO”. Si crea dipendenza invece che rendere la persona consapevole e responsabile della propria salute.

Un Kinesiologo cerca di capire la causa che scarica quel muscolo, con tutto quello che può comportare, e riequilibrarlo senza che la persona diventi dipendente da qualcosa.

Usare un test muscolare non vuol dire fare Kinesiologia, e la Kinesiologia è molto di più di un test muscolare.

Un test da ‘sfera di cristallo’ è testare per verificare, ad esempio, se va bene organizzare in una certa data un evento o un corso. Non credo che il corpo abbia la capacità di prevedere il futuro, quello che si sta testando, in realtà, è se sia presente stress o meno nel pensare di fare quella cosa. Anche il sistema di credenze della persona entra in gioco in questo test e, perché no, pure quello di chi lo esegue.

Stendiamo un velo pietoso sul test muscolare fatto per vedere quanto deve pagare la persona a fine seduta.

La Kinesiologia è un metodo serio e valido ed è un vero peccato che venga pubblicizzato e utilizzato da qualche personaggio in modo semplicistico e a volte addirittura scorretto.

L’ideogramma WANG

Il logo del mio sito web è un ideogramma della scrittura cinese che si legge WANG: re, imperatore, monarca. Ho scelto questo ideogramma come logo perché può richiamare diversi concetti importanti sia di Kinesiologia che di Medicina Tradizionale Cinese.

L’ideogramma è formato da tre linee orizzontali unite al centro da una linea verticale. Per la cultura cinese, rappresenta un re (linea orizzontale in mezzo) che fa da tramite tra il cielo (linea sopra) e la terra (linea sotto). Io ci vedo anche un uomo che è in armonia con il celo e la terra, le due energie cosmiche primordiali, YIN e YANG. L’uomo, come tutte le cose che si manifestano in questa realtà, è formato dalle due polarità YIN e YANG che, se in equilibrio, gli permettono di essere in salute e quindi, si può dire, un ‘monarca’ di se stesso.

Anticamente, l’imperatore della Cina se non era in armonia con il cielo e la terra, le cose non andavano molto bene per il regno e quindi anche per il popolo. La stessa cosa vale per una persona, quando non c’è armonia o equilibrio, il corpo (e la mente di conseguenza) può sperimentare disagi di varia natura.

I tre Tesori della Medicina Tradizionale Cinese

L’ideogramma ricorda anche l’importanza di equilibrio dei tre Tesori della M.T.C. che sono forme di energia che danno vita al corpo e gli permettono di vivere in salute. Fanno parte delle cinque sostanze vitali insieme al Sangue e ai Liquidi Corporei: sono il JING, il QI e lo SHEN.

Sono tre energie di diversa densità, dove il JING è la parte più ‘YIN’ mentre lo SHEN quella più ‘YANG’ relativamente parlando.

JING

Il JING è l’essenza di ogni essere vivente, la parte più densa dell’energia del corpo, ed ha origine dai JING della madre e del padre durante il concepimento. Questa essenza rappresenta la nostra ‘batteria’ che dura tutta la vita, si consuma con l’avanzare dell’età e non può mai essere ricaricata. Quando il JING è esaurito, sopraggiunge la morte. L’unica cosa che è possibile fare è rallentare il più possibile il suo consumo. Questo JING prende il nome di JING del Cielo Anteriore. Poi esiste un altro tipo di essenza, distillata da Milza-Pancreas/Stomaco che è il JING del Cielo Posteriore, una forma di essenza che deriva dal cibo e dai liquidi ingeriti. Il JING dei Reni (conservato nei Reni) deriva dal JING del Cielo Anteriore e dal JING del Cielo Posteriore, ed ha una notevole importanza nella fisiologia umana. Il JING circola in tutto il corpo, specialmente negli otto canali straordinari. Il JING è la base costituzionale di un individuo, è coinvolto nella nascita, crescita e riproduzione ed è la base dei Tre Tesori.

Una vita regolata, con un giusto apporto di lavoro e riposo, un’alimentazione sana e una corretta attività fisica sono un buon modo per non depauperare il JING.

QI

Il QI è l’energia propriamente detta, ed assume varie forme nel corpo. Il QI viene principalmente estratto dal cibo dal sistema Milza-Pancreas/Stomaco (così come il JING del Cielo Posteriore) e prende il nome di Gu Qi (Qi del cibo). Il Gu Qi viene poi mandato verso i Polmoni e il Cuore per cominciare ad essere trasformato nelle varie forme di Qi più raffinate che serviranno agli scopi fisiologici del corpo, come ad esempio il nutrimento e la difesa da agenti nocivi. Il Qi scorre in tutto il corpo attraverso i Canali Energetici, da quelli più superficiali a quelli più profondi.

Una corretta alimentazione senza eccessi o carenze, e una funzionalità (in senso energetico) di Milza-Pancreas/Stomaco in equilibrio, permettono di estrarre il Gu Qi dai cibi in modo più efficace.

Il QI e il JING sono la base materiale allo SHEN.

SHEN

Lo SHEN è l’aspetto più etereo dell’energia del corpo. Rappresenta la nostra parte Mentale-Spirituale ed è legato molto alla nostra psiche e alla nostra intelligenza corporea, che è la parte fisiologica che sostiene tutte le funzioni del corpo che avvengono fuori dal nostro controllo conscio, ad esempio l’attuazione dei cicli di feedback per il mantenimento dell’omeostasi fisiologica, oppure il funzionamento del sistema immunitario.

Si potrebbe paragonare lo SHEN alla nostra anima, ma non è esatto. Lo SHEN ha sede nel Cuore ed è radicato dal Sangue. Sebbene sia principalmente connesso al Cuore, gli aspetti dello SHEN sono distribuiti in tutti i 5 Organi della Medicina Tradizionale Cinese:

  • Lo SHEN ha sede nel cuore, il nostro progetto di vita, la direzione che abbiamo deciso di manifestare in questa vita.
  • Lo HUN (anima eterea) ha sede nel Fegato, controlla il sonno e i sogni, la creatività.
  • Lo YI (intelletto, pensiero) ha sede nella Milza-Pancreas, correlato al pensiero, l’attività mentale, lo studio, ecc..
  • Lo ZHI (volontà) ha sede nei Reni e, come primo atto su questo mondo, esprime la volontà di vivere.
  • Il PO (anima corporea) ha sede nei Polmoni, tutto ciò che sottende alle nostre funzioni fisiologiche e, come dice il nome, è molto legato al corpo fisico.

Questi Tre Tesori devono essere in equilibrio per poter sperimentare una vita sana e felice. Un uomo con solide radici, una buona energia e una mente calma e in pace è, di fatto, un vero Re (di se stesso).

La Kinesiologia

L’ideogramma WANG, essendo formato da tre aspetti in armonia e collegati fra loro, ricorda il Triangolo della Salute della Kinesiologia, che rappresenta l’uomo in tutti i suoi tre aspetti inscindibili fra di loro: STRUTTURALE, BIOCHIMICO ed EMOZIONALE.

Quando pratichiamo il Riequilibrio Kinesiologico, il lavoro è svolto sulla persona, certamente non ignorando i sintomi che presenta, ma con lo scopo di aumentare le risorse energetiche e fisiologiche del corpo, valutando la presenza di stress e riequilibrando ogni suo aspetto. Questo consente al corpo di ritornare i modo più efficace verso una condizione di benessere e di equilibrio.

Per quanto riguarda l’apparato cranio-sacrale, l’ideogramma ricorda l’allineamento delle tre cavità dello scheletro: cranio, cassa toracica e pelvi. In Kinesiologia è importante l’equilibrio di queste tre aree e dei muscoli che le tengono in assetto.

Queste connessioni con l’ideogramma WANG sono, ovviamente, mie elucubrazioni mentali, che mi hanno portato a sceglierlo come immagine rappresentativa del lavoro di riequilibrio.

Le Parole hanno potere

Un concetto al quale nessuno pensa, è il ‘potere’ che hanno le parole che pronunciamo frequentemente. Ci capita spesso di ripetere sempre parole o frasi che hanno un effetto ‘depotenziante’ su di noi, che causano stress, visibile attraverso il test muscolare.

Alle volte utilizziamo frasi che ci sminuiscono, frasi più generali oppure frasi più specifiche in relazione a contesti o situazioni, come ad esempio ‘sono proprio un disastro in matematica’ oppure ‘sono un imbranato’ e lo diciamo quando qualcosa va storto oppure quando non riusciamo nell’attività nella quale siamo impegnati.

Queste frasi, purtroppo, se ripetute spesso, ci impediscono di vedere e sviluppare il nostro potenziale autentico. Invece di dire ‘sono un disastro in matematica’ sarebbe meglio dire ‘sto imparando la matematica’, accentando il fatto di commettere errori o di non avere ancora capito bene una regola o un metodo.Se la prima frase ‘definisce’ (sono così e non posso farci nulla…), nella seconda c’è la possibilità di crescita e miglioramento.

Una parola classica depotenziante è la parola DEVO. ‘Devo’ contiene in se l’impossibilità di ‘scelta’, cioè di LIBERTA’, come se ci fossero imposizioni dall’esterno. E’ facile che questa parola ci crei stress, perchè sottintende che non siamo liberi di scegliere.

E’ vero che a volte è necessario svolgere dei compiti che non abbiamo voglia di fare (questo quando è strettamente necessario), ma molte volte utilizziamo la parola ‘devo’ anche quando ciò comporta una nostra libera scelta. Ad esempio ‘devo andare in palestra’, ‘devo andare a giocare con gli amici’, ‘stasera devo andare al cinema’, ecc.. sono attività piacevoli che vogliamo fare, ma che sembra che qualcuno ci sta imponendo di fare.

In questi casi la sostituzione nel nostro linguaggio di ‘devo’ con ‘ho voglia di’, oppure semplicemente togliere ‘devo’ dalla frase (‘stasera vado al cinema’, ad esempio), ci aiuta a non perdere energie e ha farci sentire liberi di scegliere. Quante volte usate la parola ‘devo’ anche quando non c’è nessuno che vi ‘punta il fucile contro’?

Cambiare il nostro modo di parlare non è semplice, anche questo è un’abitudine, e come tale difficile da modificare. Con un lavoro di consapevolezza e costanza (volontà), è possibile. Eliminando le frasi stressanti (soprattutto quelle abitudinarie) possiamo aumentare le nostre risorse e la nostra energia.

Disorganizzazione Neurologica – “Switching”

La Disorganizzazione Neurologica chiamata “Switching” ( commutazione) in Kinesiologia, è uno stato di confusione dove ”la risposta motoria non è coerente con lo stimolo sensoriale”, in pratica c’è un’errata interpretazione da parte del cervello degli stimoli e di conseguenza una risposta motoria errata. Ti è mai capitato, quando qualcuno ti chiede un’indicazione stradale, di dire ad alta voce di girare a sinistra ma di puntare con il dito verso destra? Questo può essere un tipico caso di “Switching”.

Chiunque può entrare in uno stato simile, temporaneamente, e le cause possono essere diverse: stress emotivo, stanchezza, idratazione inadeguata, ecc.. Potremmo essere in “Switching” quando sperimentiamo:

  • sonnolenza
  • una sensazione di confusione
  • una riduzione nella capacità di comprensione
  • sensazione di poca energia
  • difficoltà di guidare l’auto
  • riduzione della coordinazione occhi-mano
  • ridotta coordinazione in generale
  • ecc..

In ogni seduta di Kinesiologia si verifica, tra le prime cose, la presenza di una condizione di “Switching”. Questo perchè la presenza di questo stato può alterare le risposte ai test muscolari, fornendo risultati che sono l’opposto di quelli che dovrebbero essere evidenziati. Ad esempio, osservando la postura di una persona, e si nota la spalla destra più alta di quella sinistra è presente una possibile ipotonicità del Grande Dorsale di destra. Ma, Quando si eseguono i test sui muscoli, il Grande Dorsale di destra risponde forte (normale) e quello di sinistra no (ipotonico). In questo caso la persona potrebbe essere “Swtiched”. Le risposte invertite potrebbero anche mostrare il bisogno di un nutriente o alimento che in realtà non è necessario, o di non avere bisogno di un nutriente quando invece sarebbe il caso. Ecco perché è opportuno verificare la presenza o no di “Switching” all’inizio di ogni seduta.

La tecnica per rimuovere lo stato di “Switching” (almeno temporaneamente) consiste in un massaggio su punti di digitopressione dei meridiani energetici di Rene, Vaso Concezione e Vaso Governatore.

Tecnica di correzione dello “Switching”

Punti utilizzati

  • Rene 27 (R27) – sotto la clavicola e sopra la prima costola ai lati del manubrio dello sterno, sia a destra che a sinistra.
  • Vaso Concezione 24 (VC24) – sulla linea mediana del corpo sotto il labbro inferiore.
  • Vaso Governatore 26 (VG26) – sulla linea mediana del corpo sopra il labbro superiore e sotto il naso.
  • Vaso Concezione 2 (VC2) – sulla linea mediana del corpo appena al di sopra della sinfisi pubica.
  • Vaso Governatore 2 (VG2) – sulla linea mediana posteriore del corpo sul sacro, sopra lo iato sacrale.

Esecuzione

  • Mantenere il contatto con una mano sull’ombelico (punto VC8) e con l’altra mano massaggiare i punti R27 a destra e a sinistra con una leggera pressione.
  • Mantenere il contatto con una mano sull’ombelico e con l’altra mano massaggiare i punti VC24 e VG26 con una leggera pressione.
  • Mantenere il contatto con il pollice una mano sull’ombelico  e con le altre dita contattare il punto VC2. Con l’altra mano contattare il punto VG2. Massaggiare contemporaneamente VC2 e VG2 mentre si mantiene il contatto fermo sull’ombelico con il pollice.
  • Ripetere i punti da 1 a 3 invertendo le mani.

I punti R27 (Rene 27) sono collegati agli emisferi destro e sinistro e quindi alla dimensione destra e sinistra del cervello. I punti VC24 e VG26 sono collegati alla dimensione alto e basso del cervello mentre i punti VC3 e VG2 alla dimensione avanti e dietro.

Inversione Psicologica

L’Inversione Psicologica è una condizione di autosabotaggio, dove si effettuano scelte o si compiono azioni che arrecano danno a se stessi. Detto così sembrerebbe assurdo che qualcuno facesse qualcosa per farsi del male, ma il problema risiede nel fatto che evidentemente c’è un ‘beneficio’ apparente nel compiere suddette azioni o scelte.

Una azione banale di autosabotaggio è mangiare alimenti che arrecano danno, sentiamo il bisogno di mangiarli per il loro buon sapore, perché creano dipendenza (dolci) oppure perché vanno a compensare un disagio emotivo che stiamo vivendo (ovviamente la persona non ne è consapevole). L’Inversione Psicologica si può spingere anche fino a ‘non volere’ guarire da una malattia e fa in modo che le varie terapie vengano sabotate proprio da noi stessi. Questo accade quando, paradossalmente, le conseguenze della guarigione siano percepite dalla persona più difficili da sostenere rispetto a quelle della malattia.

Il Dr. Roger Callahan, psicologo, sviluppò una tecnica manuale di test muscolare per aiutare a confermare e correggere questo problema. Egli osservò il problema in una donna che era stata a dieta per anni ottenendo scarsi risultati. Callahan chiese alla donna di immaginare se stessa come avrebbe voluto essere e non fu sorpreso dalle difficoltà  della donna di immaginarsi così. La donna aveva alcune paure connesse con la sessualità e le relazioni con l’altro sesso, e vedersi bella e desiderabile per lei era un problema più grande dell’essere in sovrappeso, invece vedersi ancora più in sovrappeso fu semplice e immediato. Tutto questo è sul piano subconscio, consciamente la donna voleva perdere peso, ma ciò non era possibile perchè il subconscio remava in direzione contraria.

L’Inversione Psicologica (nome attribuito da Callahan al problema) è valutata eseguendo un test muscolare dopo un affermazione positiva e dopo un’affermazione negativa. Ad esempio, in relazione al caso precedente:

  • ‘Voglio essere snella e attraente’ dovrebbe rispondere con un Muscolo Indicatore carico (ON).
  • ‘Voglio mettere su peso’ dovrebbe rispondere con un Muscolo Indicatore scarico (OFF).

Nel caso di Inversione Psicologica le risposte sono invertite.  Quando un riequilibrio di Kinesiologia non da nessun risultato, si può pensare alla presenza di una condizione di Inversione Psicologica. Essa può avere vari gradi di gravità ed essere specifica per certi contesti o attività. Di norma, quanto maggiore è nella persona l’accettazione di sé stesso, tanto inferiore è la tendenza all’Inversione Psicologica.

La maggior parte delle persone può entrare occasionalmente in uno stato di Inversione Psicologica per un dato argomento e in un determinato momento. Alcune persone hanno una forte Inversione Psicologica manifestata dal fatto che ogni affermazione positiva scarica il Muscolo Indicatore.

L’esito dei test muscolari che individuano il problema, può essere invertito solamente facendo dire alla persona la frase ‘io accetto me stesso profondamente e completamente con tutti i miei problemi e i miei limiti’. Questo indica una mancanza di accettazione da parte della persona, ma questa non ne è consapevole. Non basta, ovviamente, ripetere la frase per sviluppare una maggiore accettazione di sé, anche se si può ottenere un sollievo temporaneo, ma è necessario stabilire le cause dell’Inversione Psicologica (psicologiche, metaboliche, ecc..).

Callahan scoprì anche che un contatto (TL) sui punti del meridiano di Intestino Tenue, IT3 e IT1, rendeva l’affermazione positiva accettabile evidenziando una risposta muscolare carica dopo questa affermazione. Picchiettando poi su questi punti, mentre la persona si concentra sulla frase positiva, si rimuovere la risposta di Inversione Psicologica.

Mantenere o riportare in equilibrio l’Intestino Tenue (il secondo cervello) è importante per limitare l’insorgere di stati di Inversione Psicologica e migliorare la nostra risposta agli stress emotivi.

Dolore

Il dolore è qualcosa che non vorremmo sentire mai, ma, purtroppo, prima o poi si presenta nella nostra vita. E’ un segnale di allarme che qualcosa non è in equilibrio nel nostro corpo, può sorgere a seguito di un incidente, o di altri fattori come, ad esempio, una reazione infiammatoria da alimenti o da cattiva postura. Il dolore si manifesta attraverso recettori sensoriali (nocicettori) che inviano segnali al Sistema Nervoso Centrale che innesca una serie di reazioni che hanno impatto sul sistema somatico, autonomo e sui centri superiori (dove percepiamo la sensazione di dolore, la zona, la qualità, ecc..).

Il nostro sistema mette in atto una serie di compensazioni/aggiustamenti per far fronte alla situazione dolorosa, fino a quando questa non termina e il dolore sparisce. A volte, questa compensazione non viene rimossa alla risoluzione del problema, ma rimane in ‘memoria’ nel nostro sistema nervoso, provocando potenzialmente nel tempo disagi di varia natura, sia a livello somatico che a livello viscerale.

Queste compensazioni possono anche interferire con il fluire dell’energia del corpo. Rimuovendo queste ‘memorie’ si migliora quindi il fluire dell’energia e l’equilibrio motorio tra parte destra e sinistra (e non solo). Il Dr. Walther H. Schmitt, ha introdotto nella pratica della Kinesiologia Applicata la tecnica chiamata Tecnica di Richiamo dell’Infortunio (I.R.T. – Injury Recall Technique), che consente di individuare e rimuovere queste ‘memorie’ di ‘dolore’ presenti nel corpo, legate ad un avvenimento recente, oppure ad un avvenimento passato (anche da molto).

Per il Dr. Schmitt è fondamentale intervenire, come prima cosa, sul dolore presente o passato (con diverse tecniche come I.R.T., Blocco della Stimolazione dei Nocicettori, Set Point, ecc..) e poi continuare con il riequilibrio di Kinesiologia valutando gli stress presenti sui diversi aspetti del Triangolo della Salute (Strutturale, Biochimico, Emozionale).

E’ possibile intervenire sul dolore anche utilizzando semplici tecniche di TAPPING (picchiettamento) su punti della Medicina Tradizionale Cinese situati sulla testa (sul viso) che sono i punti di inizio o fine dei meridiani Yang che arrivano o cominciano sulla testa. Queste tecniche si applicano sia su dolori presenti nel momento (acuti o cronici) o su aree colpite dal dolore in passato, che abbiano o meno mantenuto la ‘memoria’ di esso.

Tecnica di Blocco della stimolazione dei Nocicettori

Una semplice tecnica che è possibile fare anche come auto-trattamento per l’alleviamento del dolore è la Tecnica di Blocco della stimolazione dei Nocicettori, una tecnica di TAPPING sui punti di inizio o fine meridiano posti sulla testa (meridiani Yang e i meridiani straordinari Vaso Concezione e Vaso Governatore).

Quando un dolore è presente, è importante accertarne la causa, che va eliminata se lo si vuole far sparire definitivamente. Ma, come aiuto, è possibile eseguire un TAPPING (picchiettamento) sui punti di digitopressione posti sulla testa mentre si stimola il dolore ogni 4 secondi circa. La procedura è la seguente:

  • Verificare quale o quali meridiani passano sopra l’area del dolore (se più di uno utilizzare più punti per il TAPPING e vedere quale migliora la condizione).
  • I meridiani si dividono in meridiani YIN e meridiani YANG. I punti utilizzati per il TAPPING sono esclusivamente punti di meridiani YANG (eccetto VC24) ma possono essere anche utilizzati in relazione al meridiano YIN accoppiato. Ad esempio, il punto Stomaco 1 può essere utilizzato se l’area è sopra o vicino al meridiano di Stomaco o al meridiano YIN accoppiato che è Milza-Pancreas. Se non si conoscono i meridiani è possibile provare con tutti i punti.
  • Eseguire 4 TAP (picchiettare il punto) al secondo con uno o due dita sul punto posto sullo stesso lato dell’area dolorante mentre, ogni 4 secondi circa, si stimola il dolore o con il movimento o con una pressione o massaggio (muovere o stimolare fino a che non si percepisce il dolore quindi tornare in posizione di calma).
  • Ogni volta che si stimolerà l’area di dolore, percepire se l’intensità diminuisce oppure se il dolore sparisce. Terminare quando si è raggiunto il massimo livello di riduzione. A volte è necessario anche arrivare a 1000 picchiettamenti.
  • I punti VC24 e VG26 sono per dolori rispettivamente sulla zona centrale del torace-addome e schiena-testa.

Meridiani e Punti Inizo-Fine sulla testa

  • Punto S1 – Stomaco (Milza-Pancreas)
  • Punto V1 – Vescica (Reni)
  • Punto VB1 – Vescica Biliare (Fegato)
  • Punto TR23 – Triplice Riscaldatore (Maestro del Cuore)
  • Punto IT19 – Intestino Tenue (Cuore)
  • Punto IC20 – Intestino Crasso (Polmoni)
  • Punto VC24 – Vaso Concezione
  • Punto VG26 – Vaso Governatore

N.B. Ricordarsi sempre che il dolore è una ‘spia’ che indica che c’è qualcosa che non è in equilibrio. Una valutazione della causa del dolore è fortemente raccomandata.

ATM e Kinesiologia

Articolazione Temporo-Mandibolare (ATM)

L’Articolazione Temporo-Mandibolare, o ATM è l’articolazione tra la mandibola e le ossa temporali del cranio, si trova in prossimità dell’orecchio, ai lati della testa.

Elementi della ATM

  • Condilo mandibolare
  • Fossa mandibolare dell’osso Temporale
  • Disco articolare
  • Capsula articolare (circonda l’articolazione)

Muscoli della ATM

  • Massetere
  • Temporale
  • Pterigoideo Mediale (o interno)
  • Pterigoideo Laterale (o esterno)

L’articolazione destra esegue movimenti in sinergia con l’articolazione sinistra che permettono di muovere la mandibola sui tre piani di movimento (frontale, sagittale, trasverso) consentendo movimenti di apertura, chiusura, traslazione laterale, protrusione e retrusione e movimenti combinati più complessi (ad es. masticazione). L’ATM entra in gioco anche durante la fonazione e la deglutizione.

Riequilibrio dell’ATM in Kinesiologia

L’equilibrio dell’Articolazione Temporo-Mandibolare è molto importante per il corpo. Una ATM in squilibrio può essere la causa di diversi sintomi:

  • Dolori al volto, alla mandibola e alle regioni circostanti.
  • Dolori all’orecchio.
  • Dolore al collo o alle spalle.
  • Dolori nella zona pelvica
  • Mal di testa.
  • Difficoltà nella masticazione.
  • Blocco della mandibola nel cercare di aprire o di chiudere la bocca.
  • Acufeni nelle orecchie.
  • Minore capacità uditiva, vertigini e problemi visivi.
  • Digrignare i denti la notte (bruxismo)
  • ecc..

Un’alterazione dei muscoli della masticazione e dei muscoli del collo porta ad uno squilibrio della ATM che si riflette in squilibri muscolari in tutto il corpo creando possibili deviazioni posturali. Riequilibrare la ATM ripristina anche il corretto funzionamento propriocettivo di altri muscoli del corpo migliorando, di conseguenza, la postura.

La Kinesiologia può essere di aiuto quando il problema relativo alla ATM è dovuto ad una propriocezione alterata dei muscoli che coinvolgono l’articolazione. Questo può essere dovuto a varie cause, come: incidenti fisici (colpo di frusta ad esempio), situazioni emotivamente stressanti che stiamo vivendo,o abbiamo vissuto (anche da bambini), cause metaboliche (ad esempio carenza di magnesio, stress del sistema immunitario), ecc..

La Kinesiologia si fonda sul concetto di Triangolo della Salute, che comprende i vari aspetti della persona che non possono non essere valutati insieme. Questi aspetti sono Struttuale, Biochimico e Mentale-Emozionale. Anche il riequilibrio della ATM deve seguire questa logica, considerando le molteplic origini delle cause di un suo malfunzionamento. Nelle sedute di kinesiologia si utilizza il Test Muscolare come strumento di indagine al fine di identificare l’area primaria da trattare e si utilizzano diverse tecniche e approcci per riequilibrare l’ATM.

Una tecnica efficace per questo scopo, ad esempio, è R.E.S.E.T. Questa tecnica si concentra sull’allungamento dei muscoli collegati all’ATM e al collo contemporaneamente ad una loro ‘energizzazione’ in modo tale da rilasciare la tensione muscolare e ‘ricaricare’ i muscoli, permettendo alla ATM di riassestarsi.