L’Inversione Psicologica è una condizione di autosabotaggio, dove si effettuano scelte o si compiono azioni che arrecano danno a se stessi. Detto così sembrerebbe assurdo che qualcuno facesse qualcosa per farsi del male, ma il problema risiede nel fatto che evidentemente c’è un ‘beneficio’ apparente nel compiere suddette azioni o scelte.
Una azione banale di autosabotaggio è mangiare alimenti che arrecano danno, sentiamo il bisogno di mangiarli per il loro buon sapore, perché creano dipendenza (dolci) oppure perché vanno a compensare un disagio emotivo che stiamo vivendo (ovviamente la persona non ne è consapevole). L’Inversione Psicologica si può spingere anche fino a ‘non volere’ guarire da una malattia e fa in modo che le varie terapie vengano sabotate proprio da noi stessi. Questo accade quando, paradossalmente, le conseguenze della guarigione siano percepite dalla persona più difficili da sostenere rispetto a quelle della malattia.
Il Dr. Roger Callahan, psicologo, sviluppò una tecnica manuale di test muscolare per aiutare a confermare e correggere questo problema. Egli osservò il problema in una donna che era stata a dieta per anni ottenendo scarsi risultati. Callahan chiese alla donna di immaginare se stessa come avrebbe voluto essere e non fu sorpreso dalle difficoltà della donna di immaginarsi così. La donna aveva alcune paure connesse con la sessualità e le relazioni con l’altro sesso, e vedersi bella e desiderabile per lei era un problema più grande dell’essere in sovrappeso, invece vedersi ancora più in sovrappeso fu semplice e immediato. Tutto questo è sul piano subconscio, consciamente la donna voleva perdere peso, ma ciò non era possibile perchè il subconscio remava in direzione contraria.
L’Inversione Psicologica (nome attribuito da Callahan al problema) è valutata eseguendo un test muscolare dopo un affermazione positiva e dopo un’affermazione negativa. Ad esempio, in relazione al caso precedente:
- ‘Voglio essere snella e attraente’ dovrebbe rispondere con un Muscolo Indicatore carico (ON).
- ‘Voglio mettere su peso’ dovrebbe rispondere con un Muscolo Indicatore scarico (OFF).
Nel caso di Inversione Psicologica le risposte sono invertite. Quando un riequilibrio di Kinesiologia non da nessun risultato, si può pensare alla presenza di una condizione di Inversione Psicologica. Essa può avere vari gradi di gravità ed essere specifica per certi contesti o attività. Di norma, quanto maggiore è nella persona l’accettazione di sé stesso, tanto inferiore è la tendenza all’Inversione Psicologica.
La maggior parte delle persone può entrare occasionalmente in uno stato di Inversione Psicologica per un dato argomento e in un determinato momento. Alcune persone hanno una forte Inversione Psicologica manifestata dal fatto che ogni affermazione positiva scarica il Muscolo Indicatore.
L’esito dei test muscolari che individuano il problema, può essere invertito solamente facendo dire alla persona la frase ‘io accetto me stesso profondamente e completamente con tutti i miei problemi e i miei limiti’. Questo indica una mancanza di accettazione da parte della persona, ma questa non ne è consapevole. Non basta, ovviamente, ripetere la frase per sviluppare una maggiore accettazione di sé, anche se si può ottenere un sollievo temporaneo, ma è necessario stabilire le cause dell’Inversione Psicologica (psicologiche, metaboliche, ecc..).
Callahan scoprì anche che un contatto (TL) sui punti del meridiano di Intestino Tenue, IT3 e IT1, rendeva l’affermazione positiva accettabile evidenziando una risposta muscolare carica dopo questa affermazione. Picchiettando poi su questi punti, mentre la persona si concentra sulla frase positiva, si rimuovere la risposta di Inversione Psicologica.
Mantenere o riportare in equilibrio l’Intestino Tenue (il secondo cervello) è importante per limitare l’insorgere di stati di Inversione Psicologica e migliorare la nostra risposta agli stress emotivi.